Limoncello del Mediterraneo

Il limoncello è sicuramente il re degli aperitivi e dei fine pasto: non ha bisogno di grandi presentazioni. Il suo segreto? A bassa temperatura la sensazione dolce viene avvolta dalla freschezza che ne esalta il suo aroma agrumato tipico e irripetibile. Alla fine la gradazione alcolica del limoncello è, a seconda delle proporzioni di acqua e zucchero, compresa tra i 25 e i 40 gradi.

Consigli

Ideale alla fine del pasto e nei momenti conviviali, servire freddo alla temperatura di 4-6° C.

Curiosità

È talmente famoso da vantare numerose leggende riguardo la sua storia. Il liquore nacque agli inizi del Novecento in una piccola pensione a Capri. Qui la signora Maria Antonia Farace curava un rigoglioso giardino di limoni e arance dai quali distillava un ottimo liquore. Il nipote nel dopoguerra aprì un’attività di ristorazione nelle vicinanze della villa dello scrittore e psichiatra svedese Axel Munthe, dove serviva con grande successo il liquore grazie alla ricetta tramandatagli dalla nonna, fino a registrarne il marchio nel 1988.
Si raccontano però altre leggende e racconti sulla produzione del limoncello. C’è chi sostiene che il liquore abbia origini molto più antiche e legate alla coltivazione del limone. Qualcuno sostiene che il limoncello veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo già ai tempi dell’invasione dei saraceni. Altri che la ricetta sia nata all’interno di un convento monastico per deliziare i frati tra una preghiera e l’altra.
Il tradizionale «liquore giallo» varca da decenni le frontiere, conquistando i ristoranti di mezzo mondo. Bottiglie di limoncello sono presenti negli scaffali dei market d’oltreoceano e nuovi importanti scenari commerciali si stanno sviluppando sui mercati asiatici.